Demolizione e rottamazione auto: quali sono le parti inquinanti da togliere dal veicolo

Che si tratti di un’automobile, di un camper, di un autoarticolato, di una motocicletta, di uno scooter etc. prima di procedere con la rottamazione auto a Roma è indispensabile che vengono tolte tutte le parti che possano inquinare. Tutti i veicoli hanno infatti delle parti che rappresentano un pericolo per l’ambiente e solo gli esperti in questo ambito assicurano di trattare tutti i pezzi pericolosi nel modo coretto rendendoli inerti. Chi si affida a discariche abusive e non in regola non potrà avere la medesima certezza.

La batteria

Forse non tutti sanno che la batteria delle automobili e degli altri veicoli è la parte più pericolosa di tutte. È perciò indisponibile assicurarsi cdi andare in un centro di rottamazione auto a Roma abilitato che possa smaltire correttamente questa parte che contiene piombo, il quale può fuori uscire e contaminare il terreno, rendendo non più commestibili i prodotti agricoli e anche non potabile l’acqua.

Il carburante

Per poter procedere correttamente con la rottamazione auto a Roma è indispensabile anche togliere il carburante rimasto nel serbatoio. Non importa se si tratta di benzina, gasolio, gpl o altro ancora poiché si tratta lo stesso di prodotti che rappresentano un rischio ambientale. Chi si rivolge a discariche abusive no ha la sicurezza diche le operazioni per smaltimento siano seguite ma speso i veicoli sono messi tra gli altri rifiuti pericolosi e tossici senza trattamento e senza scrupoli.

L’olio del motore

Un altro elemento che può risultare inquinante per il suolo e anche per eventuali falde acquifere come pozzi, sorgenti, fiumane sotterranee etc. è l’olio del motore. Si tratta dell’ennesimo rischio per l’ambiente e no solo poiché un suolo contaminato no produce nulla di commestibile e portabile, rappresentano un grandissimo disagio per le popolazioni che risiedono nelle vicinanze, la quali si possono ammalare per la presenza di centri di rottamazione auto a Roma non in regola e non autorizzati al trattamento dei rifiuti pericolosi.

 

 


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