musica marchigiana museo archeologico

La musica marchigiana in mostra al Museo Archeologico Nazionale

Il Museo Archeologico Nazionale delle Marche ospita l’esposizione “La Musica Segreta – Incontro Con Le Ricchezze Musicali Marchigiane” dal 18 gennaio fino al 3 marzo 2019. Lo scopo del progetto è di portare all’attenzione del grande pubblico la ricchezza della cultura musicale marchigiana. L’esigenza di tutelare il ricco patrimonio musicale nasce in seguito ai tragici terremoti che hanno investito la regione tra il 2016 e il 2017. Si sentita già da qualche tempo la necessità di conoscere meglio questa ricchezza del territorio che, purtroppo, è poco nota. Per tale ragione, questo patrimonio locale è maggiormente soggetto al rischio di dispersione.

Che cosa fare dopo il sisma

La collezione è solo parziale perché era impossibile dare spazio a tutta la produzione musicale del territorio, vasta e molto varia. I tanti documenti e immagini, provenienti soprattutto dalla zona interessata dal sisma, sono stati salvati per evitare che fossero persi e abbandonati a causa della loro inagibilità. Non essendo facilmente fruibili nelle zone dove sono stati prodotti, il Museo Archeologico Nazionale delle Marche fa ben volentieri sia da cornice sia da punto di conservazione.

La mostra intende essere come la musica: un’armonia che crea legami e ponti, anche inattesi, per una rinascita culturale delle zone ferite dagli eventi teutonici. La lenta ripresa dopo il sisma, la mancanza di punti di aggregazione e di proposte collettive pesa moltissimo sulle comunità che rischiano l’oblio, soprattutto per quanto riguarda la produzione culturale locale. Ripartire dal punto di vista culturale e musicale: questa è l’intenzione degli organizzatori dell’esposizione.

Archivi privati o di enti religiosi sono stati raccolti e inclusi nella mostra per dare a questo piccolo tesoro documentario la giusta attenzione. In tantissimi hanno collaborato alla realizzazione della mostra, conferendo il loro patrimonio, come gli archivi di Stato di tutti i capoluoghi marchigiani, i Comuni del territorio, le biblioteche, le diocesi e anche tanti privati, giusto per dare un’idea del tesoro nascosto che era celato e anche frammentato.

Le ricadute economiche

Una mostra dedicata non solo ai collezionisti, agli studiosi e agli appassionati, ma al grande pubblico, ricordando che il territorio delle Marche è anche stata la terra natia di tante star della musica nazionale. La musica nelle Marche non riguarda solo la produzione di musica, ma anche un certo indotto economico; basti pensare a tutte quelle produzioni collegate, come quelle di strumenti musicali oppure la costruzione di teatri che tutt’ora sono attivi nel territorio. Il tessuto economico marchigiano è ricco di laboratori e piccole fabbriche che girano attorno alla produzione musicale locale e la mostra sottolinea anche questo importante aspetto.

Gli ultimi incontri da non perdere

La mostra si arricchisce ulteriormente grazie agli incontri organizzati con il musicologo a cura di ARIM onlus. In programma ci sono ancora tre date a cui è possibile partecipare gratuitamente: martedì 12 e 26 febbraio alle ore 17:30 con il professor Riccardo Giaciotti. L L’ultimo appuntamento sarà domenica 3 marzo, sempre alle ore 17:30, con Marco Salvarani.


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