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Stretta sulla movida anconetana: 3 locali chiusi dopo la tragedia di Corinaldo

La vita notturna ad Ancona non è più la stessa dopo la tragedia avvenuta a Corinaldo, in cui ricordiamo hanno perso la vita 6 persone. Una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare, se le misure di sicurezza della discoteca Lanterna Azzurra fossero state adeguate. In merito alla vicenda sono ancora in atto gli accertamenti per risalire a colpe e responsabilità, non solo del ragazzo che ha spruzzato lo spray al peperoncino ma anche dei gestori del locale. Dopo quella terribile notte l’aria ad Ancona è cambiata ed i giovani se ne sono subito accorti. Sono ben 3 i locali notturni chiusi nelle ultime settimane e la sera rimane ben poco da fare, al punto che molti ragazzi sono costretti a percorrere diversi chilometri per andare nelle località vicine.

Anche se la chiusura dei locali ci permette di stare da un lato più tranquilli perchè significa maggior attenzione alle misure di sicurezza, qualcosa bisogna pur fare per risollevare la movida notturna anconetana.

I locali chiusi ad Ancona dopo la tragedia di Corinaldo

Sono 3 i locali notturni che nelle ultime settimane sono stati chiusi ad Ancona e parliamo di punti di riferimento per tutti i giovani della zona. Il 20 e il 22 dicembre scorsi la polizia ha effettuato dei controlli in due locali molto noti ai giovani anconetani: il Mood Club in via del Castellano e il Sui Club, a Marina Dorica. Le Forze dell’Ordine hanno riscontrato alcune irregolarità amministrative in entrambi i locali, tra cui la violazione dell’articolo 68 del testo unico delle leggi sul pubblico spettacolo ed errori in merito alla titolarità delle licenze. Parliamo di dettagli burocratici che probabilmente prima della tragedia di Corinaldo non sarebbero nemmeno stati presi seriamente in considerazione. Eppure oggi, alla luce di quanto avvenuto alla Lanterna Azzurra, ci appare più che giusto inasprire i controlli. Ad entrambi i locali il Comune aveva comunque concesso di rimanere aperti, vietando però ai gestori di portare avanti l’attività di discoteca. I due locali si sarebbero dovuti limitare alla somministrazione di bevande, ma hanno proseguito la loro attività come se nulla fosse, portando avanti gli eventi in programma. Quando è scattato il secondo controllo da parte della Polizia, è partita l’ordinanza del Comune ed entrambi i locali sono stati chiusi, in attesa della regolarizzazione e della voltura delle licenze.

Il Mood e il Sui quindi dovrebbero riaprire presto senza problemi, ma per il momento rimangono chiusi al pubblico in qualsiasi caso fino al 29 gennaio. In questa data infatti si dovrebbe riunire la Commissione e per la voltura delle licenze non dovrebbero esserci altri ostacoli.

Storia completamente differente è quella dell’Asilo Politico, il centro sociale che ormai da diversi anni non ha mai creato grandi problemi ad Ancona, anzi. Anche in questo caso la Polizia ha riscontrato alcune irregolarità per quanto riguarda la manutenzione e la sicurezza del centro, che i gestori sottolineano a gran voce non essere paragonabile ad una discoteca. Sono state diverse le critiche e le rivolte per i sigilli posti all’Asilo Politico e in merito a questa vicenda dovremo aspettare di vedere come si evolverà la situazione.


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