La storia della Moto Guzzi: le origini della leggenda

Moto Guzzi, con il suo inconfondibile marchio dell’aquila, rappresenta la storia della motocicletta italiana. In oltre un secolo di storia, ha prodotto più di cinquanta modelli, raggiungendo l’eccellenza con i suoi motori bicilindrici a V di 90 gradi e riportando anche importanti successi in ambito sportivo, con ben 14 titoli mondiali e 22 primati.

Una casa motociclistica che ha costruito anno dopo anno la propria leggenda, coniugando sulle sue due ruote innovazione, tecnologia, stile e carattere, mantenendo sempre vivo il legame con la tradizione.

Oggi Guzzi fa parte del Gruppo Piaggio, in cui è entrata nel 2004, e ha sede a Mandello del Lario, in provincia di Lecco. Dalla sua fabbrica escono modelli intramontabili come ad esempio la V7 Stone (per maggiori informazioni: https://www.inmoto.it/listino-nuovo/marche/moto-guzzi/v7-stone-1).

Moto Guzzi: la nascita e le prime imprese

La data di nascita di Moto Guzzi è il 15 marzo 1921, con il nome di “Società Anonima Moto Guzzi”. L’atto di fondazione viene firmato a Genova dall’armatore Emanuele Vittorio Parodi, dal figlio Giorgio Parodi e dal suo amico ed ex commilitone in aviazione navale Carlo Guzzi, che darà il nome all’azienda. Il simbolo dell’aquila ad ali spiegate richiama proprio il distintivo del Servizio Aereo della Regia Marina.

Carlo Guzzi (1889-1964), milanese residente a Mandello sul Lario (che prima si chiamava Mandello Tonzanico e dove venne subito collocato lo stabilimento produttivo), è dunque una figura chiave, in qualità di esperto e appassionato motorista con il sogno, maturato durante la prima guerra mondiale, di realizzare una nuova moto capace di segnare la storia.

Il primo modello fu la GP 500, costruita con il supporto tecnico dell’officina di Giorgio Ripamonti, meccanico che fu maestro di Guzzi. Già nel 1925 erano state sfornate 1200 unità grazie al lavoro di oltre 300 persone. E sono anni di grandi imprese, come la Milano-Napoli o il raid a Capo Nord di Giuseppe Guzzi, fratello di Carlo, in sella a una GT Norge. Nel 1934 Guzzi è il primo produttore di moto in Italia.

L’ascesa di Guzzi e l’iconico motore a V

Dopo il grande successo del 1939 con l’Airone 250 e l’intensa produzione militare negli anni del secondo conflitto mondiale, nel dopoguerra Guzzi è sempre protagonista con il suo primo modello di piccola cilindrata, la Motoleggera 65 del 1946, nota come Guzzino e in seguito Cardellino. Del 1950 è il Falcone, una moto 500 con molti elementi innovativi come le forcelle rovesciate.

Nel 1954 viene inaugurata una struttura all’avanguardia per l’epoca: la prima galleria del vento in Europa e la prima al mondo in una casa motociclistica. Oggi non è più in funzione, ma ha rappresentato un punto di riferimento per test aerodinamici sia nel mondo dei motori che per altri utilizzi come i bob e l’abbigliamento da sci.

Nel 1965, anno successivo alla morte di Carlo Guzzi e in un periodo di crisi, il progettista Giulio Cesare Carcano progetta l’iconico motore bicilindrico trasversale a V di 90 gradi, che debutta sul mercato due anni più tardi e si evolve mantenendosi fino alla gamma V7, tra le più vendute. Un motore che rappresenta la sintesi tra tecnologia e design.

La produzione attuale e i modelli in gamma

La produzione attuale spazia attraverso vari segmenti. Tutti modelli sempre caratterizzati da motore a V di 90 gradi longitudinale raffreddato ad aria, con trasmissione finale a cardano.

La Guzzi V7 Stone, insieme alle sorelle Special e Stone Corsa, rappresenta l’ultimo stadio evolutivo a oltre 50 anni dal primo esemplare di questa naked. La gamma V9 (Bobber e Roamer) è invece una custom completamente rinnovata nel bicilindrico di cilindrata 850.

La V100 Mandello rappresenta una sintesi tra il dinamismo di una roadster e la comodità di una tourer, mentre la V85 (TT e TT Travel) è una classic enduro estremamente versatile. Infine, l’ultima arrivata di Casa Guzzi è la nuova Stelvio, una moto modern adventure tourer ideale per ogni tipo di viaggio.


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