Abito: ad Ancona una ricca kermesse dedicata al design

Prosegue fino a dicembre Abito, la ricca rassegna di incontri a tema design. Il fitto programma di eventi prevede, tra le altre cose, preformane di teatro e teatro- danza nonché installazioni in tutta la città di Ancona. Molti gli incontri da qui a dicembre durante i quali interverranno designer, architetti, ingegneri, giornalisti, imprenditori e artisti vari, sia nazionali ma anche internazionali. Lo scopo è quello di andare a capire il senso del design moderno, che ai più ancora sfugge. Abito è un’occasione in più per analizzare storia e filosofia classica che si uniscono alla voglia di sperimentare, dando vita a progetti di design.

Lo scopo, come dice Michele de Lucchi, è quello di dare il giusto valore alle cose perché il design non deve esser solo bello ma anche funzione alla vita di tutti i giorni, per tornare in contatto con gli fruitori finali, cioè il grande pubblico. Azioni, sentimenti e pensieri tornano ad avere il giusto peso con questa rassegna dove lo spazio pubblico diventa vetrina. Abitare la città di Ancona e i suoi spazi, significa anche dare un nuovo significato allo spazio stesso attraverso il design. La rilettura dello spazio pubblico che il design propone può essere una nuova idea di sviluppo per la città, inoltre.

Abito è un’idea di Vittoria Ribighini, la quale organizza anche incontri con grandi nomi del design italiano per diffonderlo e renderlo più permeabile nella vita di tutti gli anconetani. Convita della superiorità dei designer e imprenditori italiani di pensare a qualcosa di inconsueto e di renderlo possibile e tangibile, ospita anche le collezioni di Davide Groppi, designer di origini piacentine. Incentrato sullo studio dell’illuminazione, i sui progetti sono diffusi in tutto il mondo, distinguibili per la loro leggerezza e semplicità. Capaci di dare un’emozione e una forte caratterizzazione all’ambiente circostante, i progetti di Groppi hanno un animo sensibile che emoziona. La ricerca della forma è quello che sta alla base dei progetti che hanno lo scopo di plasmare la luce. Per rendere tangibile una cosa come la luce, arriva in nostro aiuto il design che la tramuta in forme sempre nuove in un mix tra arte e funzionalità. Amati da molti, i progetti di Groppi si trovano anche in gradi ristoranti come da Bottura o anche da Moreno Cedroni nella vicina Senigallia. Per vedere le installazioni di Groppi, basta andare all’atelier Ribighini in attesa dell’incontro tra il designer e il giornalista Giorgio Tartaro alla Loggia dei Mercanti ad Ancona il 19 novembre.

Altro nome importante che interverrà all’interno della kermesse è l’architetto anconetano Roberto Giacomucci. La passione per il design nasce un po’ per caso ma da subito diventa uno stile di vita per Giacomucci. Grazie agli studi su materiali e tecniche, il suo artigianato di design nasce dal plasmare la materia. Controllando la trasformazione del materiale attraverso apposite tecniche, l’oggetto risultante è unico. Per poter divulgare e diffondere il design, Giacomucci presta molta attenzione alla parte comunicativa, soprattutto quando riguarda famosi brand e aziende.

 


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