Google Ads: cosa le rende ancora efficaci nel 2023

Grandi gruppi internazionali, piccole aziende locali, startup, freelance, liberi professionisti che mirano a creare un brand personale riconoscibile sono solo alcuni dei – numerosissimi – soggetti che hanno ormai capito l’importanza di affidarsi a Google per dare più visibilità ai propri progetti. Anno dopo anno Google si conferma, infatti, il motore di ricerca più utilizzato al mondo: qui, secondo delle stime, verrebbero effettuate il 95% delle ricerche totali. Se la domanda è come provare a trasformare un qualsiasi utente che stia cercando su Google informazioni generiche sul variatore per lo scooter in un proprio potenziale cliente, però, la risposta è tramite Google Ads. La pubblicità su Google consente di raggiungere utenti potenzialmente interessati ai propri prodotti o servizi a partire dalle parole chiave che gli stessi hanno utilizzato durante la ricerca o risalendo al loro intento di ricerca reale e trasformarli in lead concreti, ossia convincerli a compiere azioni come iscriversi a una newsletter, compilare un form di contatto, chiedere un preventivo, acquistare approfittando di un prezzo speciale. Nel 2023 il semplice traffico organico non basta più a questo scopo, neanche potendo contare su un ottimo posizionamento.

Richiedere su www.wearefunnel.com una consulenza dedicata è il modo migliore per scoprire come integrare nella propria strategia di search engine marketing (SEM) anche gli investimenti in pubblicità sui motori di ricerca in generale e, più nello specifico, in pubblicità su Google. Qui proveremo solo ad accennare come funzionano e cosa rende più efficaci gli annunci Google Ads nel 2023.

Google Ads: cosa c’è da sapere e le strategie ancora efficaci

Quelle supportate dalla piattaforma pubblicitaria di Google sono essenzialmente delle campagne pay-per-click. Agli utenti che effettuano ricerche sul motore vengono mostrati, cioè, nella parte superiore o in quella laterale della SERP annunci e inserzioni pubblicitarie scelte, semplificando molto, tra quelle più pertinenti per le keyword utilizzate e per cui gli inserzionisti hanno pagato di più: gli spazi pubblicitari su Google vengono assegnati, infatti, tramite sorte di aste istantanee e in tempo reale.

È stato stimato che il costo-per-click di tali aste si aggiri in Italia tra cinquanta centesimi e due euro. Va da sé, così, che il budget disponibile per la campagna Google Ads è ancora uno degli elementi che contribuiscono a renderla più o meno di successo. Non meno importanti sono fattori più strategici come essere riusciti a individuare gli obiettivi davvero prioritari per il proprio business e aver scelto, di conseguenza, la tipologia di campagna Google più adatta. Una cosa è, infatti, voler incrementare le vendite sul proprio negozio virtuale in occasioni come i saldi o le promozioni di Black Friday e Cyber Week e un’altra, completamente diversa, è voler far conoscere il proprio nuovo ristorante vegano aperto in città: nel primo caso la scelta più indicata è quella delle campagne Shopping, mentre nel secondo le campagne Display potrebbero rivelarsi più funzionali. Una volta scelta la tipologia di campagna, l’altro step fondamentale da compiere è la ricerca delle parole chiave più pertinenti per il proprio business e per cui posizionarsi: l’aiuto di un consulente Google Ads esperto è fondamentale per individuare quelle meno competitive ma ugualmente performanti e che possono aiutare a posizionarsi sulla coda lunga delle ricerche affini alla propria attività. Viene, infine, la fase più pratica di strutturazione della campagna Google Ads che consiste nel costruire annunci e inserzioni, scegliere le azioni di conversioni desiderate, predisporre una landing page dedicata.


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