Recupero dati micro SD: tutto quello che c’è da sapere e le alternative a disposizione

Il recupero dati da micro SD è possibile? Considerata la popolarità delle cosiddette schede micro SD, piuttosto utilizzate per espandere esternamente la memoria di dispositivi come smartphone e tablet, domande come questa sono ormai molto frequenti e, almeno una volta nella vita da utenti tech, ce le siamo poste tutti. Nessuno, del resto, vorrebbe veder perse le sue foto e non è raro ormai che su smartphone e simili si conservino anche dati e informazioni ben più rilevanti che, se non si possiede una copia di backup, è indispensabile recuperare. D’altro canto, supporti di memorizzazione come questi sono certo delle alternative a buon mercato ma non spiccano per la stabilità o per il loro essere invulnerabili: un danno fisico alla scheda SD, oltremodo comune, si traduce cioè in una quasi sicura perdita dei dati conservati al suo interno.

Guida al recupero dati micro SD: fai da te vs. recupero professionale

Come fare per recuperarli? Se si ha un minimo di familiarità con i sistemi informatici si può tentare da soli l’operazione di recupero dati micro SD. Con un po’ di fortuna, infatti, può succedere innanzitutto che il problema non stia davvero nel supporto di memorizzazione ma nel dispositivo su cui si sta tentando di leggerlo o nell’incompatibilità tra i due a livello software: in questo caso basta spostare la scheda micro SD da un lettore all’altro, utilizzando se serve degli appositi adattatori che si trovano in vendita anche a buon mercato, e si potranno in tutta facilità recuperare i propri dati – proprio per questa ragione, la prima cosa che si dovrebbe fare se si teme che la propria memoria esterna sia danneggiata è fare la controprova su dispositivi diversi. Se non si è stati così fortunati da riuscire a recuperare dati e informazioni contenuti sulla SD semplicemente spostandola, si potrebbe provare come passo successivo il suo utilizzo su un PC fisso: la stessa funzione che permette di esplorare i file delle diverse periferiche dovrebbe avere, infatti, un’impostazione speciale dedicata ai file nascosti che può essere sfruttata appunto quando si tratta di recuperare i file ancora in memoria ma che non vengono più visualizzati nel dispositivo originale. Nel caso in cui anche questo passaggio non dovesse andare a buon fine rimangono altre due alternative: provare un programma di data recovery o rivolgersi a un tecnico ( https://recuperodati.it/memory-cards/ ). Ancora una volta la prima opzione è più a prova di smanettoni, non tanto perché si tratta di programmi difficili da utilizzare di per sé, ma perché se non si seguono tutti i passaggi giusti si rischia di amplificare il danno e rendere letteralmente impossibile il recupero dati dalla micro SD. Se si sceglie, invece, di rivolgersi a un tecnico informatico si dovrebbero considerare i tempi e i costi dell’operazione che potrebbero non essere indifferenti. In entrambi i casi, un’avvertenza importante è quella di non formattare prima la scheda SD: spesso si crede di fare bene in questo modo ma non è così e, anzi, si potrebbe compromettere ulteriormente il funzionamento del dispositivo.


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