Fino a qualche anno fa la psicoterapia era un tema di cui si parlava poco e soltanto sottovoce. Oggi si sta però diffondendo gradualmente una nuova consapevolezza riguardo al tema della salute mentale. Di conseguenza, in parte anche a causa degli effetti a lungo termine della pandemia, la psicoterapia è diventata uno strumento utilizzato più spesso dagli italiani. È utile quindi capire alcuni degli approcci terapeutici più diffusi, così da orientarsi meglio nel caso in cui si decida di iniziare un percorso con uno psicologo. In questo articolo scopriremo qualcosa di più sulla terapia psicodinamica, nata a partire dal lavoro di Sigmund Freud con la psicoanalisi.
Introduzione alla terapia psicodinamica
Come la psicoanalisi dalla quale deriva, la terapia psicodinamica pone l’attenzione sull’inconscio e sul passato dell’individuo per cercare di comprendere in che modo si forma la sua personalità. Analizzando in particolare le esperienze dell’infanzia prova a capire le reazioni individuali in situazioni di disagio o di conflitto. L’obiettivo di questo approccio psicologico è di imparare a comprendere meglio se stessi attraverso una consapevolezza maggiore dei propri processi mentali e delle emozioni a essi legate. Ciò porta poi a un miglioramento delle relazioni interpersonali, alla capacità di prendere decisioni in modo più efficace e sereno, e in generale a una soddisfazione maggiore riguardo alla propria vita.
Rispetto alla psicoanalisi tradizionale, la terapia psicodinamica pone meno enfasi sulla relazione tra paziente e terapeuta. Questo rapporto è qui importante in quanto funzionale per interpretare il vissuto relativo ai legami più stretti del paziente, soprattutto quello con i genitori. La forte attenzione posta sulle emozioni contribuisce a fornire all’individuo gli strumenti per raggiungere una maturità maggiore, trovando un nuovo e più sano equilibrio interiore. Si ottengono così gli strumenti necessari per interpretare le proprie risposte in situazioni difficili attraverso il parallelo con esperienze passate analoghe.
Cosa aspettarsi dalle sedute di terapia psicodinamica
Per iniziare un percorso di terapia psicodinamica ci si può rivolgere a un ottimo psicologo specializzato nell’area di Ancona, i cui contatti sono disponibili se si clicca qui, oppure utilizzare la stessa piattaforma per provare la terapia online. Diversi studi hanno evidenziato che la modalità di erogazione a distanza ha una buona efficacia, analoga a quella delle tradizionali sessioni in presenza.
A differenza di altri orientamenti terapeutici, come quello cognitivo comportamentale, la terapia psicodinamica non mette al centro dell’attenzione soltanto il momento presente. Invece di concentrarsi sui sintomi attuali e su strategie per alleviarli in tempi brevi, un percorso di questo tipo richiede un numero di sedute più alto, solitamente tra le 20 e le 30 o oltre. È quindi adatta a chi desidera esplorare più a fondo le cause alla base delle problematiche che si stanno affrontando, a partire dagli eventi del passato, dalle esperienze dell’infanzia e dai rapporti interpersonali più significativi.
La durata delle sedute di terapia psicodinamica è normalmente di circa 45 minuti. Gli incontri avvengono di solito una volta a settimana, ma in base alle esigenze del paziente possono essere più frequenti. Durante le sessioni, lo psicoterapeuta incoraggia il paziente a parlare liberamente dei propri pensieri ed emozioni attuali, di eventi passati, o di qualsiasi cosa desideri. Si possono quindi discutere difficoltà, paure o insicurezze, oppure aspirazioni, fantasie e sogni, a seconda di ciò che si vuole affrontare al momento.
Attraverso un percorso di terapia psicodinamica si può lavorare con un professionista per alleviare i sintomi di un disturbo come ansia o depressione, ma anche imparare a conoscere meglio se stessi per ottenere benefici nel quotidiano. La consapevolezza così ottenuta aiuta infatti a riconoscere e gestire le proprie emozioni, costruire relazioni più sane con gli altri, sentirsi più realizzati e aumentare l’autostima.